martedì 4 giugno 2013

L'Origine Femminile dell'Umanità - Presentazione con l'autrice Sara Morace


DDD Ferrara in collaborazione con il Centro Documentazione Donna, e Prospettiva Edizioni,
si è svolto Sabato 13 aprile, con la presentazione del libro L’origine femminile dell’umanità, di Sara Morace con Dario Renzi, edito da Prospettiva edizioni.


Donne e Uomini, due Generi 
Differenze, cioè Possibilità

Per ripensare l’idea, il concetto stesso

di specie umana la strada più utile,
la via maestra, è quella che riparte
dal genere femminile. (dal sito di Prospettiva Edizioni)



   A differenza dei primi due incontri (“Che genere di linguaggio” con Luciana Tufani, redattrice di Leggere Donna, e la presentazione del libro L’imbroglio del Dr. Freud con Carla Longobardo e Sara Andreotti) che si sono svolti all’interno dell’accogliente Centro documentazione donna, questo è stato ospitato alla libreria Ibs.it.

Affacciate/i sulla piazza centrale di Ferrara, con il primo sole primaverile che illuminava e scaldava le circa ottanta persone presenti, abbiamo dialogato con l’autrice Sara Morace.

Le abbiamo chiesto di parlarci del capitolo “Differenza, cioè possibilità” e Sara ci ha introdotte/i sull’importanza di riflettere in positivo, partendo dalle questioni fondamentali. Partire perciò dalla vita e dalla possibilità di vivere meglio, donne e uomini insieme.

Differenza e Possibilità sono quindi un’occasione di vita migliore se partiamo dall’inizio, dal genere femminile, dalle iniziatrici, se le donne, riconoscono e scelgono consapevolmente di vivere la propria primarietà, rinnovandola nel quotidiano.

Ci ha poi raccontato come e perché la specie umana sia fondamentalmente femminile, ossia come, oltre alla non equipollenza tra donne e uomini, numerosi studi dimostrino che c’è un genere, quello femminile, che è primo dal punto di vista di tutte le sfere dell’esistenza (fisica, biologica e sociale).

Per capire la specie umana, dobbiamo riconoscerne la sua matrice femminile. Un segno dell’umanità tutta, ieri come oggi, che è stato colto alle origini della nostra specie. Verità di cui ci sono numerose prove in studi storici e archeologici che negli ultimi anni assumono sempre più rilevanza. Nonostante ciò siamo state/i educate/i ad altro, a pensare come inevitabile l’attuale modo di vivere, quello che Sara ha definito un “rovesciamento generalizzato” rappresentato dal patriarcato.

Il suggerimento di Sara è di ripartire dalla vita e dal concetto di “vivibilità” per superare la violenza patriarcale.

È difficile restituire per intero il dialogo che si è aperto, un po’ caoticamente e contraddittoriamente, come spesso accade quando si tratta un tema profondo, nel modo così originale che caratterizza la corrente di pensiero di Utopia socialista di cui Sara è cofondatrice.

Alcuni degli interrogativi emersi: perché c’è questo “revisionismo storico”, perché la “cultura maschilista ha penetrato la vita delle donne”, come “procedere in una strada di cambiamento per star meglio tutte/i camminando assieme come agli albori”.

Come pensarsi in modo diverso, donne e uomini, può contribuire a scoprire le nostre origini e viceversa, è stato il senso che abbiamo colto dalla parte migliore del dialogo.


È stato un piacere riavere Sara a Ferrara quindici anni dopo la presentazione di Terzo Tempo, donne, patriarcato e futuro. È stato un momento, come lei stesse ci suggeriva, di riflessione iniziale da continuare. E alcune idee ci stanno già animando.

Nessun commento:

Posta un commento