25 NOVEMBRE 2014
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA
SULLE
DONNE
Basta
violenza contro le donne
Uniamoci contro la violenza patriarcale
Reagiamo in prima persona, da protagoniste
Siamo in
piazza sentendoci vicine a tutte le donne, che quotidianamente lottano per
difendere la propria vita e quella dei loro cari, a tutte coloro che affermano
con coraggio e dignità scelte e diritti. Vogliamo essere al fianco delle donne
che vogliono decidere della propria vita da protagoniste e per questo subiscono
violenze, purtroppo quotidianamente. I numeri sono quelli di una strage: 124 donne uccise per mano
di un uomo nel 2012, 128 nel 2013 e nel 2014 sono già 80.
In ogni parte del mondo le donne si prendono cura della vita.
Pensiamo
alle combattenti curde che stanno impugnando le armi contro l'Isis per la
difesa della vita, perché l'Isis è una minaccia che ci riguarda tutti e tutte
in quanto minaccia contro l'umanità, in primo luogo contro le donne e bimbi. Così
come pensiamo alle migliaia di sorelle immigrate sfruttate in questo paese,
come accade nei campi in Sicilia, ma non solo purtroppo. La violenza contro le donne non conosce differenze di etnia, cultura,
religione e classe, e per la maggior parte avviene per mano di “ex”, conoscenti
o familiari.
Per questo
non vogliamo delegare le nostre scelte ad altri, tantomeno agli Stati, difensori
di logiche maschiliste e patriarcali, che continuano ad assolvere gli
stupratori e continuamente mettono in dubbio la libertà di scelta della donna,
o addirittura tutelano più gli aggressori che le vittime, cercando costanti
attenuanti per chi commette violenza e abusi. Ognuna di noi aspira ad essere felice, ad avere relazioni
rispettose, ad avere tempo per sé; ma abbiamo bisogno di ripensare alle nostre
vite e alle nostre relazioni e possiamo farlo se cominciamo a guardarci
intorno, a rispecchiarci con le altre e gli altri, a contrastare le logiche
maschiliste e razziste e a sentirci più vicine.
Vogliamo
partire da questa logica, insieme possiamo affermare dei valori diversi, che
partano dal rispetto, dalla voglia di incontrarsi e di riconoscerci le une
nella altre. Una sorella che qui si ritrova a dover subire violenza, può
trovare forza e ispirazione nel coraggio di una donna curda che difende il suo
villaggio dall’invasione dell’Isis.
Coltivare la solidarietà e il sentimento di
sorellanza possono essere le strade per cominciare a cambiare la nostra vita e
cambiarla in meglio.
INCONTRIAMOCI!
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