sabato 1 febbraio 2014

Colectivo feminista revolucionario di Madrid

Il 20 dicembre scorso il ministro della giustizia spagnolo Gallardòn, del partito popolare al governo, ha presentato una proposta di legge per cancellare il diritto di scelta all’interruzione volontaria di gravidanza. 
Tale proposta renderebbe l’aborto non più un diritto, ma un reato punibile penalmente e amministrativamente. 

Un reato depenalizzato solo in caso di violenza o di grave rischio permanente per la salute fisica o psicologica della donna, accertato da almeno due medici. Inoltre in caso di minore età dovrà essere un genitore o un tutore a decidere.

Saranno quindi medici, giudici o tutori a decidere, non le donne. Un grave attacco quindi all’autodeterminazione delle donne, alla libertà di scelta ed al rispetto di questa. Attualmente in Spagna, dopo le riforme introdotte nel 2010 dal governo Zapatero, la legge stabilisce che è possibile accedere all’interruzione di gravidanza entro la 14° settimana.

Pubblichiamo in questa pagina l’appello scritto dal Colectivo feminista revolucionario di Madrid con il quale abbiamo condiviso il 1°Incontro di Sorellanza la scorsa estate alla Casa della Cultura di Utopia socialista. Con questo appello il collettivo sta raccogliendo firme, incontrando donne e promuovendo iniziative. Vogliamo dargli voce poiché ci riconosciamo nel protagonismo diretto, nella costruzione di relazioni di solidarietà, nell’affermazione e difesa dell’autodeterminazione di tutte le donne. Mentre riteniamo contrario al protagonismo qualsiasi delega a istituzioni o stati che si confermano essere contro le donne e che casomai sanno elargire alcune concessioni in cambio di un po’ di consenso. Perciò non condividiamo gli appelli che si rivolgono quasi esclusivamente a queste stesse istituzioni quali sono quelle europee.
Prendiamo l’iniziativa. Libertà, dignità, rispetto: dipende da noi donne. 


Per la VITA, la LIBERTA’ e la DIGNITA’ delle DONNE

Il disegno di legge sull’aborto presentato da Gallardón è un grave attacco alle donne, senza precedenti in questo Paese. In nome di chi non è nato (il “concepito”), si mettono in pericolo tutte le donne e l’infanzia. E’ un insulto all’origine della vita ed una chiara manifestazione antifemminile.

Noi donne siamo il genere capace di dare la vita. Sembra assurdo che ci sia bisogno di ripetere una cosa così ovvia. Siamo inoltre coloro che maggioritariamente la affermiamo, la curiamo, la difendiamo. Bisogna solo dare uno sguardo intorno a noi, uno sguardo al mondo, uno sguardo alla storia.

Difendiamo la piena autodeterminazione delle donne a decidere sul loro corpo e sulla loro vita, per decidere come, quando e se essere madri, contro qualsiasi legge che regoli la nostra libera scelta. Contro leggi che, in molti luoghi del mondo, provocano la morte di migliaia di donne a causa dell’aborto clandestino.

Noi che firmiamo questo manifesto ci impegniamo a dare una risposta ferma e netta a simile attacco, ed è nostra priorità la diffusione e il dialogo con il maggior numero possibile di donne, sia direttamente che nelle piazze. Proponiamo anche di unirci con altre associazioni e organizzazioni di donne per dare battaglia contro questa legge.

PER LA VITA, LA DIGNITA’ E LA LIBERTA’ DI TUTTE LE DONNE DI OGNI ETA’ E PROVENIENZA

UNIONE E SOLIDARIETA’ DI FRONTE ALLA VIOLENZA DI LEGGI ASSASSINE

ABORTO: NE’ PROIBIZIONE NE’ OBBLIGO; E’ UNA NOSTRA DECISIONE

FERMIAMO IL PROGETTO DI LEGGE E COLORO CHE SI ARROGANO IL DIRITTO DI DECIDERE PER NOI
E PARLARE IN NOSTRO NOME

Colectivo Feminista Revolucionario
cfeministarevolucionario(chiocciola)gmail(punto)com