Il 20 dicembre scorso il ministro della giustizia spagnolo
Gallardòn, del partito popolare al governo, ha presentato una proposta di legge
per cancellare il diritto di scelta all’interruzione volontaria di gravidanza.
Tale proposta renderebbe l’aborto non più un diritto, ma un reato punibile
penalmente e amministrativamente.
Un reato depenalizzato solo in caso di
violenza o di grave rischio permanente per la salute fisica o psicologica della
donna, accertato da almeno due medici. Inoltre in caso di minore età dovrà
essere un genitore o un tutore a decidere.
Saranno quindi medici, giudici o
tutori a decidere, non le donne. Un grave attacco quindi all’autodeterminazione
delle donne, alla libertà di scelta ed al rispetto di questa. Attualmente in Spagna, dopo le riforme
introdotte nel 2010 dal governo Zapatero, la legge stabilisce che è possibile
accedere all’interruzione di gravidanza entro la 14° settimana.
Pubblichiamo
in questa pagina l’appello scritto dal Colectivo
feminista revolucionario di Madrid con il quale abbiamo condiviso il 1°Incontro di Sorellanza la scorsa estate alla Casa della Cultura di Utopia
socialista. Con questo appello il collettivo sta raccogliendo firme,
incontrando donne e promuovendo iniziative. Vogliamo dargli voce poiché ci
riconosciamo nel protagonismo diretto, nella costruzione di relazioni di
solidarietà, nell’affermazione e difesa dell’autodeterminazione di tutte le
donne. Mentre riteniamo contrario al protagonismo qualsiasi delega a
istituzioni o stati che si confermano essere contro le donne e che casomai
sanno elargire alcune concessioni in cambio di un po’ di consenso. Perciò non
condividiamo gli appelli che si rivolgono quasi esclusivamente a queste stesse
istituzioni quali sono quelle europee.
Prendiamo
l’iniziativa. Libertà, dignità, rispetto: dipende da noi donne.
Per la VITA ,
la LIBERTA ’ e
la DIGNITA ’
delle DONNE
Il disegno di legge sull’aborto presentato da Gallardón è un
grave attacco alle donne, senza precedenti in questo Paese. In nome di chi non
è nato (il “concepito”), si mettono in pericolo tutte le donne e l’infanzia. E’
un insulto all’origine della vita ed una chiara manifestazione antifemminile.
Noi donne siamo il genere capace di dare la vita. Sembra
assurdo che ci sia bisogno di ripetere una cosa così ovvia. Siamo inoltre
coloro che maggioritariamente la affermiamo, la curiamo, la difendiamo. Bisogna
solo dare uno sguardo intorno a noi, uno sguardo al mondo, uno sguardo alla
storia.
Difendiamo la piena autodeterminazione delle donne a
decidere sul loro corpo e sulla loro vita, per decidere come, quando e se
essere madri, contro qualsiasi legge che regoli la nostra libera scelta. Contro
leggi che, in molti luoghi del mondo, provocano la morte di migliaia di donne a
causa dell’aborto clandestino.
Noi che firmiamo questo manifesto ci impegniamo a dare una
risposta ferma e netta a simile attacco, ed è nostra priorità la diffusione e
il dialogo con il maggior numero possibile di donne, sia direttamente che nelle
piazze. Proponiamo anche di unirci con altre associazioni e organizzazioni di
donne per dare battaglia contro questa legge.
PER LA VITA ,
LA DIGNITA ’ E
LA LIBERTA ’
DI TUTTE LE DONNE DI OGNI ETA’ E PROVENIENZA
UNIONE E SOLIDARIETA’ DI FRONTE ALLA VIOLENZA DI LEGGI
ASSASSINE
ABORTO: NE’ PROIBIZIONE NE’ OBBLIGO; E’ UNA NOSTRA DECISIONE
FERMIAMO IL PROGETTO DI LEGGE E COLORO CHE SI ARROGANO IL
DIRITTO DI DECIDERE PER NOI
E PARLARE IN NOSTRO NOME
Colectivo
Feminista Revolucionario
cfeministarevolucionario(chiocciola)gmail(punto)com
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