venerdì 22 febbraio 2013

“One billion rising” - Genova

"sorelle, madri, maestre e creature bellissime, meravigliose...."
 gioiose contro la violenza

In tante e in diverse città di più di 200 paesi del mondo
 ci siamo ritrovate quasi in contemporanea, 
il 14 febbraio nell’iniziativa One billion rising
un miliardo si sollevano contro il femminicidio, 
ballando sotto le note di “break the chaine”, spezza le catene. 




Il cui testo e coreografia della danza (che per molte di noi ha significato ritrovarsi nei giorni precedenti per provarne i passi) esprimevano il No alla violenza, unendosi e riconoscendosi, come si dice nel testo, sorelle, madri, maestre e creature bellissime, meravigliose. 

Lynn Andersen l’ha scritta ispirandosi alle ultime mobilitazioni delle donne in India contro gli stupri, e poi pensata e arricchita di coreografia per questa giornata. Preparata attraverso il mondo virtuale, da cui c’è sempre il rischio di non percepire il reale coinvolgimento diretto ed umano, è stata comunque accolta da molte di noi (organizzate e non), ma anche da poco credibili (ipocriti e strumentali) politici e istituzioni. 

Le immagini di questa giornata, belle sopratutto quelle dall’India, confermano che forse inizia ad esserci una crescente attenzione e nuova disponibilità a reagire di tante, e finalmente anche in modo gioioso e vitale, contro la recrudescena patriacale. Spinte importanti seppure confuse perchè ancora troppo imbrigliate di politica e di delega, ma da saper interpretare, incontrare e rafforzare, vivendo ad esempio questi momenti come occasione per conoscersi e ritrovarsi. Anche il palco del festival di Sanremo, grazie alla Litizzetto, ha dato spazio a questa giornata, che ci ha viste anche a Genova essere in tante a De Ferrari (ed eravamo veramente creature bellissime, meravigliose… 


Noi del Collettivo Maripose c’eravamo a ballare e a raccogliere firme per l’appello: “libertà, dignità, rispetto: Dipende da Noi Donne”

E questo ci ha permesso di conoscere Renata, Maria, Luisa, Angela, Alda, Maria, Franca, Annalisa, Giuliana, Marcella, Margherita, Gabriella, Rossana, Giuliana, Ginevra, Sabrina, Luana, Edda, Monica, Patricia, MGrazia, Rita, Francesca, Liliana, Paola, Erika, Maria Grazia, Giuseppa, Elena, Serena, Sara, Stefania e tante altre, con loro ci siamo scambiati telefoni o mail. Ci siamo confrontate su esigenze e riflessioni comuni, dal non affidarsi a momenti estemporanei o al mondo virtuale, al non delegare ad altri/e il nostro protagonismo e la nostra vita. 

Abbiamo raccontato del nostro collettivo e di altri gruppi che, anche grazie all’appello, si stanno costruendo da Genova a Palermo come iniziali esempi di ambiti di protagonismo, sorellanza, solidarietà e amicizia. E le abbiamo anche invitate alla seconda assemblea delle firmatarie a Roma il 23 Marzo. Insomma è stata una bellissima giornata, adesso dipende da noi (donne) far si che questo si dia tutti i giorni…con continuità. Il prossimo appuntamento? L’ 8 marzo…ma tutti i giorni!

Enza B.

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